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Il collezionismo mediceo

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collezionismo mediceo

 

L’intera dinastia medicea si distingue per una marcata attenzione verso le cosiddette produzioni naturali che in alcuni esponenti della casata rappresentano una vera e propria passione.

In campo mineralogico l’interesse per le pietre rare e preziose si sposa con quello per l’arte glittica che porta nel 1588 alla nascita della Galleria dei Lavori (dal 1860 Opificio delle Pietre Dure) e alla realizzazione di quella straordinaria collezione che va sotto il nome di Tesoro dei Medici.

Tale raccolta, così come quella di quadri di nature morte opera in massima parte di Bartolomeo Bimbi, rappresenta un esempio dell’illuminata committenza medicea ai maggiori artisti dell’epoca.

Allo stesso tempo grande attenzione è prestata anche agli oggetti etnografici e vengono acquisiti manufatti provenienti soprattutto dall’Africa e dalle culture precolombiane del nuovo mondo.

Le raccolte medicee sono fortemente caratterizzate anche da ricche collezioni di Naturalia come quella di Rumph, che illustra terre lontane, o quella di Stenone, figlia della rivoluzione scientifica seicentesca, mentre i primi erbari documentano la nascita della sistematica naturalistica.

Al mecenatismo mediceo si deve la nascita dei modelli anatomici negli ultimi decenni del Seicento.

 

 

 

Ultimo aggiornamento

19.10.2021

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